Si tratta di una deformità delle dita del piede caratterizzata dall’estensione dorsale dell’articolazione interfalangea prossimale delle dita del piede con falange intermedia e distale flesse plantarmente.
Possiamo distinguere :
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LE DITA A MAGLIO

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DITO AD ARTIGLIO

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E DITA A MARTELLO

Le cause sono varie, anche legate all’uso di calzature particolarmente strette; spesso si associa all’alluce valgo. Pur potendo colpire qualunque raggio del piede, il secondo dito è quello maggiormente interessato.
E’ presente nelle donne 4-5 volte più degli uomini.
In alcune gravi malattie come le paralisi neuromuscolari o cerebrali le dita in griffe sono sempre presenti.
E’ spesso associato a disturbi dell’equilibrio per la necessità da parte del piede di “ aggrapparsi” al terreno Clinicamente si manifesta con dolore e presenza di callosità al dorso del 2° dito e/o sotto la pianta del piede in corrispondenza della testa del metatarso interessato (metatarsalgia).
I trattamenti , nelle forme iniziali, saranno sempre indirizzati a curare la causa della deformità come la cura della instabilità del primo raggio (es. : alluce valgo) con l’applicazione di plantari adeguati e prese delle dita.
In alcune forme possono essere utili dei trattamenti podologici siliconici che hanno lo scopo di evitare il contatto delle dita ( in griffe) con la tomaia della calzatura.
Nei casi di instabilità ( equilibrio) si possono fare programmi riabilitativi indirizzati a migliorare il tono muscolare .
Nelle forme più severe e dove è presente anche una destabilizzazione del metatarso sarà necessario intervenire chirurgicamente .
Intervento
Il trattamento del dito a martello, quando grave e sintomatico, è cruento e consiste nella resezione della testa della prima falange del segmento interessato ( artroplastica o artrodesi). Il dito così accorciato può essere fissato e stabilizzato in correzione con un filo metallico o con dei fili rigidi riassorbibili che non sporgono dalla pelle .

Quest’ultimi hanno il vantaggio di poter modellare il dito, durante l’intervento, in una posizione anatomica-funzionale ( leggermente in flessione).



A volte, nei casi più lievi si può risparmiare l’articolazione eseguendo delle piccole incisioni sotto il dito interessato ( sezione sottocutanea del tendine ) per ridare una relativa articolarità.
L’intervento è sempre eseguito in anestesia loco regionale con sedazione del paziente , La rimozione dei punti di sutura avviene dopo 15 giorni dall’intervento
Indicazioni
Correzione di deviazione in griffe di uno o più segmenti interessati.
Controindicazioni
Non sussistono controindicazioni specifiche all’esecuzione dell’intervento a esclusione dell’età del malato, delle condizioni generali o della presenza contemporanea di altre patologie del piede che controindichino il trattamento come ad esempio, gravi patologie vascolari .
Complicanze
Le complicanze della correzione delle dita in griffe, anche se rarissime, sono varie:
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infezioni superficiali
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infezioni profonde
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trombosi venosa profonda
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embolia polmonare
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danni vascolari per lesioni iatrogene di vasi
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danni nervosi per lesioni iatrogene di nervi
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cicatrici cheloidee
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accorciamento del raggio